
Seminario delle formatrici
…E LO SEGUIRONO
ASPETTI DELLA DIMENSIONE RELAZIONALE
AL SERVIZIO DELLA VOCAZIONE
Dall’11 al 17 giugno scorso si è tenuto in Casa Madre, nell’Ex Noviziato, il Seminario delle formatrici della Congregazione, convenute appositamente dai vari continenti. Sono stati trattati vari temi, in particolare: “Aspetti umani della relazione a partire dal Vangelo”, “La ricchezza di umanità nel carisma della Congregazione” e la revisione degli strumenti congregazionali per la formazione iniziale e permanente alla luce delle esperienze vissute nelle varie nazioni.
Hanno partecipato sei formatrici di varia nazionalità, di cui tre operanti in Congo (Sr Pascasie, responsabile delle prenovizie, Sr Monica maestra delle novizie e Sr Brigitte Barhame responsabile delle Juniori) una in Cile (sr Erika, maestra delle novizie), una in Perù (Sr Katherina, responsabile delle juniori) e una in Italia (Sr Gladys, responsabile delle juniori). Erano presenti anche sr Angela, animatrice vocazionale in Italia e la Madre Alfonsina.
Tra gli ingredienti della settimana la preghiera gioiosa e polifonica nelle varie lingue, il confronto e la meditazione sulla Parola di Dio, per cogliere lo stile educativo di Gesù, la parola della Madre, l’ascolto di esperti, in particolare don Marco Uriati, psicologo e formatore, lo scambio di esperienze, l’aggiornamento delle linee formative, la visita culturale a Firenze per contemplare la bellezza nell’arte.
E’ stata una esperienza forte di comunione di ideali, di sintonia di cuori nel medesimo carisma di Agostino Chieppi, pur nella diversità delle culture. Abbiamo sentito fortemente l’appartenenza ad un’unica famiglia chiamata in ogni continente spendersi anche nel rapporto con le giovani in formazione come Gesù in un servizio umile e nascosto, sempre fiducioso e ricco di umanità.
Sr Gladys Lorca ci offre ora una riflessione sul cammino fatto insieme alle Formatrici.
Ringrazio il Signore per questo tempo di grazia perchè
- abbiamo sperimentato la bellezza della vocazione della Piccola Figlia, la sua esigenza e la sua profondità e, vogliamo trasmetterla, mantenendo e accrescendo…
- non è infatti una gioia scontata il nostro ritrovarci, che ha ancora più senso se pensiamo che abbiamo ricevuto in dono la cura di tante vocazioni provenienti da culture diverse… Siamo qui e mentre lavoriamo pensiamo alle nostre giovani, faticando volentieri proprio perché è tutto dono.
- riconosciamo con gioia e serenità che il lavoro che si sta svolgendo per la formazione iniziale in Congo, in Cile, in Perù e in Italia è lavoro prezioso; si coglie l’impegno e la serietà che le nostre sorelle formatrici mettono in questo servizio. Come Congregazione abbiamo un patrimonio umano, carismatico e spirituale grande. Ringraziamo la Congregazione che sempre ha investito molto sulla formazione…
Ci fa gioire la convergenza di criteri:
- la gradualità, l’attenzione alla persona, l’amore alla chiesa locale e universale, l’attenzione per la missionarietà, la centralità della Parola di Dio e l’attenzione per la crescita umana della persona.
- inoltre cogliamo il desiderio di formare nella e alla quotidianità…
- nella coerenza, testimoniando con gesti ciò che condividiamo a parole.
- valorizziamo l’integrazione della dimensione umana, cercando di fare, per quanto ci è possibile, un lavoro quasi artigianale, nel riconciliare la persona con la sua storia personale e familiare.
Continuiamo ad incentivare un approccio concreto nella formazione e a vivere i nostri valori nel mondo, come lievito in mezzo alla pasta, come sale e luce, con uno stile semplice e sobrio, con grande spirito di adattamento e di sacrificio.
Condividiamo il desiderio di utilizzare con intelligenza e, secondo la nostra condizione di consacrate, i mezzi di comunicazione, in modo che questi possano diventare mezzi di comunione, che non sostituiscono mai la bellezza e la freschezza dei rapporti diretti e sinceri. Tutto, proprio tutto contribuisca al bene, all’annuncio del Vangelo, alla gioia di sentirci un’unica famiglia, che diffonde attraverso una relazionalità serena e carica di umanità, l’amore dei cuori di Gesù e di Maria.